L’impegno UE per la digitalizzazione nel settore dell’edilizia
La trasformazione digitale, come descritta dalla Commissione Europea, è caratterizzata da una fusione di tecnologie avanzate e dall’integrazione di sistemi fisici e digitali e dal loro effetto sugli edifici e sull’efficienza energetica degli edifici. Questi i concetti chiave che saranno approfonditi in questo articolo.
Per quanto riguarda gli edifici, e con l’obiettivo di consentire all’industria edile europea di conquistare una quota nei mercati emergenti per i prodotti ei servizi del futuro, la Commissione Europea ha stabilito una serie di iniziative.
Uno di questi è il Digital Transformation Monitor, un’iniziativa volta a identificare le tendenze chiave nella trasformazione digitale. Misura inoltre i progressi compiuti a livello nazionale e settoriale. Ciò si ottiene fornendo un meccanismo di monitoraggio per esaminare le tendenze chiave nella trasformazione digitale, comprese le prove sul ritmo della trasformazione digitale in particolari settori e in tutti i paesi dell’UE, che viene quindi misurato rispetto a un quadro di valutazione della trasformazione digitale.
L’ascesa della digitalizzazione è accompagnata dal timore di perdere posti di lavoro.
Tali timori sono cresciuti dopo la pubblicazione in UK del rapporto di Lord Kenneth Baker.
Sebbene nel rapporto le previsioni mostrino un cambiamento netto dell’occupazione e un calo dell’occupazione nel settore delle costruzioni, lo stesso rapporto ha evidenziato un potenziale aumento della necessità di professionisti qualificati a cui potrebbe essere associata la digitalizzazione. Le nuove abilità richieste comporteranno principalmente la capacità di interagire con i dati raccolti da varie fonti e di sfruttarli in modo appropriato.
Dalla progettazione assistita al BIM
Si può dire che la digitalizzazione nell’edilizia sia iniziata, alcuni decenni fa, quando i progettisti si sono spostati dai loro tavoli da disegno al computer per utilizzare software per la progettazione assistita. Da allora, e con il costante miglioramento delle tecnologie digitali, il settore delle costruzioni ha progressivamente integrato l’uso del Building Information Modeling (BIM).
Il BIM è l’approccio di gestione delle informazioni digitali adottato dal settore delle costruzioni per migliorare la produttività e la qualità nei progetti di edifici e infrastrutture, per ridurre le perdite economiche durante la costruzione e per fornire una base per lo sviluppo di servizi futuri.
Al suo centro, c’è un modello 3D orientato agli oggetti con dati incorporati che possono essere condivisi da e tra tutti gli attori, in tutte le fasi di un progetto, dalla progettazione alla manutenzione. In questo contesto, ogni attore mantiene la responsabilità dei propri dati, ma i project manager possono utilizzare il BIM come un’unica fonte affidabile di dati per il loro processo decisionale.
Ci si aspetta che l’uso del BIM si traduca in un uso più efficiente delle risorse, una comunicazione (e quindi una collaborazione) più efficace all’interno del team di progettazione, portando a una maggiore flessibilità e a una migliore pianificazione a lungo termine, i cui vantaggi spettano al cliente, al project manager e appaltatore.
Per differenziare i livelli di complessità del BIM, è stato stabilito un livello di maturità BIM che va da un livello di maturità 0 (solo disegno CAD) fino a un livello di maturità 3 dove un unico modello online è condiviso tra gli stakeholder per gestire le informazioni di progetto dal fase di progettazione, alla costruzione, alla gestione dei costi e del ciclo di vita.
Il BIM consente di identificare potenziali conflitti progettuali e problemi di costruibilità, rendendo possibile il lavoro correttivo. Pur concentrandosi sulle fasi successive del processo di costruzione (indicate anche come fasi del ciclo di vita dei progetti di costruzione), l’ispezione e la manutenzione sono ora migliorate da strumenti digitali per aiutare i programmi di manutenzione a lungo termine e gli indicatori chiave di prestazione per il controllo della proprietà, la gestione delle risorse e contrattazione basata sulle prestazioni.
Quando si parla di BIM, è anche fondamentale menzionare lo standard internazionale di qualità ISO 19650-1:2018. Questo standard disciplina l’organizzazione e la digitalizzazione delle informazioni sugli edifici e sulle opere di ingegneria civile.
Ciò aiuta il cliente, il project manager e l’appaltatore a concordare e sviluppare una comprensione condivisa e a scambiare dati più facilmente. Questo standard dovrebbe aiutare a diffondere il BIM in tutto il settore e riunire le parti interessate all’interno di un progetto. Oltre a rendere il settore delle costruzioni più competitivo, il BIM sta guidando l’innovazione e la crescita sostenibile ed è uno strumento per fornire infrastrutture di migliore qualità.
I potenziali vantaggi della digitalizzazione nel settore delle costruzioni (e con un’enfasi particolare sull’efficienza energetica) sono numerosi. Oltre a migliorare la condivisione di dati e informazioni, la comunicazione tra i diversi attori e il monitoraggio, la digitalizzazione può anche facilitare l’implementazione di metodologie di test e rilevamento.
Integrazione BIM: un esempio concreto
Ad esempio, durante il test della permeabilità all’aria, è stato sviluppato un sistema digitale portatile basato sull’aria compressa per misurare la perdita d’aria di un edificio o di un recinto a un livello di pressione vicino all’ambiente (4Pa). Con i progressi della digitalizzazione, tale tecnologia è stata resa adatta ai lavoratori edili, che ora possono eseguire da soli le valutazioni di tenuta. Questo esempio è stato integrato nella piattaforma di gestione della costruzione virtuale Built2Spec. Il video disponibile mostra sia la semplicità di questo dispositivo che la sua connettività con il BIM.
Il potenziale impatto sull’efficienza energetica degli edifici
Oltre al potenziale di avanzamento tecnologico nelle diverse fasi del ciclo di vita dell’edificio, la digitalizzazione può avere un impatto considerevole sul miglioramento dell’efficienza energetica complessiva
Nell’ambito dello sviluppo di una visione dell’efficienza energetica al 2050, la Coalition for Energy Savings ha incaricato il Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research di valutare il potenziale di risparmio energetico entro il 2050 in tre diversi scenari.
I compiti includevano un aggiornamento dei potenziali di risparmio energetico tecno-economico e una valutazione di scenari incentrati sui cosiddetti “Nuovi trend sociali”, come i cambiamenti nello stile di vita, l’impatto della digitalizzazione e un’economia condivisa. Questi cambiamenti hanno mostrato un potenziale impatto sui miglioramenti dell’efficienza energetica e un potenziale contributo per diminuire o aumentare il consumo di energia.
In particolare, un aumento del consumo di energia potrebbe essere il risultato di nuove tendenze sociali che non sono accompagnate da politiche con una forte attuazione del Primo Principio dell’Efficienza Energetica. I risultati presentati in questo rapporto affermano che, entro il 2050, il potenziale di risparmio energetico finale identificato può portare a una riduzione della domanda energetica domestica del 63%.
Progetti finanziati dall’UE
Il BIM è spesso combinato con altre innovazioni come i dispositivi mobili, le telecamere 3D, il cloud (in continua espansione) e l’estensione della connettività Internet a dispositivi fisici e oggetti di uso quotidiano (Internet of Things, IoT). In un tale panorama di interconnessione, la digitalizzazione nel processo di costruzione consente una migliore prevedibilità e riduce i rischi del progetto mettendo al centro i dati (degli edifici).
La Commissione europea ha guidato l’innovazione finanziando diversi progetti di ricerca a livello comunitario.
Il progetto HI2GAP
Un primo esempio è rappresentato da HIT2GAP, un progetto che mira a ridurre il divario tra la prestazione energetica teorica degli edifici e l’effettivo consumo energetico misurato in uso, concentrandosi su ciò che accade e su ciò che potrebbe essere fatto, mentre un edificio è in funzione. Ciò è tentato dall’uso di strumenti di controllo degli edifici altamente innovativi che affrontano il divario di prestazioni energetiche tramite una piattaforma di reporting energetico, che i partner del progetto stanno attualmente sviluppando.
Il progetto BIM-SPEED
Altro esempio di interesse è rappresentato dal progetto BIM-SPEED. Affrontando il fatto che il 90% del patrimonio edilizio dell’UE è stato costruito prima del 1990, il progetto BIM-SPEED mira a rispondere su come migliorare le prestazioni del parco immobiliare su tale scala. Questa sfida viene affrontata sviluppando una combinazione di metodologie e strumenti con una fonte centrale di informazioni al centro, vale a dire il Building Information Model (BIM). Questo modello sarà il catalizzatore per un metodo più intelligente ed efficiente di ristrutturazione profonda per il settore dell’edilizia residenziale.
Il progetto BIM4REN
L’obiettivo di BIM4REN è migliorare il basso tasso di produttività del settore delle costruzioni europeo nel segmento di mercato della ristrutturazione energetica, consentendo a ogni tipo di attore delle costruzioni di utilizzare strumenti digitali basati su BIM nuovi e adeguati in modo semplice.
In tal modo, il progetto mira a superare le attuali barriere di cultura, conoscenza, tradizione, accessibilità e opportunità che ostacolano l’accesso alla rivoluzione digitale. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto proporrà una piattaforma di servizi indipendente e collaborativa, che ha l’ambizione di coinvolgere tutte le parti interessate nell’intero processo di progettazione e sviluppo della tecnologia in linea con il paradigma Open Innovation 2.0.
L’Open Innovation 2.0 è un approccio positivo all’innovazione, che aiuta a risolvere le principali sfide europee abbracciando il cambiamento e non resistendogli. Si basa su un modello in cui il governo, l’industria, il mondo accademico e i partecipanti civili lavorano insieme per co-creare il futuro e guidare cambiamenti strutturali ben oltre l’ambito di ciò che una singola organizzazione o persona potrebbe fare.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo evidenziato l’importanza del ruolo della digitalizzazione nel settore dell’edilizia. A livello comunitario sono numerosi i progetti finanziati dall’UE ed i programmi programmi di supporto per lo sviluppo delle competenze. Anche in Italia la trasformazione digitale può essere un’incredibile opportunità per il rilancio del settore edilizio e per aumentare l’attrattività nei confronti di giovani talenti, avvezzi all’uso delle moderne tecnologie digitali.
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